Dalla Vacca rossa reggiana, bovina autoctona dell’Italia settentrionale, nasce questo Parmigiano reggiano estremamente particolare. La razza è caratterizzata dal mantello rosso fomentino, da cui prende il nome: è di origini antichissime , giunta nell’area di Parma e Reggio Emilia dalla Pannonia, a seguito delle invasioni barbariche intorno all’anno 568.
È una bovina rustica , che anticamente fu utilizzata per la sua triplice attitudine: latte, carne e lavoro. Nel XII secolo, i monaci benedettini iniziarono a produrre, con queste bovine, il progenitore dell’attuale Parmigiano reggiano.
È un formaggio che ha raggiunto la giusta maturazione, che rende immediatamente percepibile la sua complessità di aromi e di sapori, in un equilibrio perfetto , morbido e gradevole. Conserva inalterati i profumi del latte e gli aromi della campagna, che si coniugano dando al formaggio una colorazione giallo paglierino è una dolcezza unica. È un prodotto perfettamente digeribile, che si può abbinare a qualsiasi tipo di frutta, anche secca e la sua versatilità lo rende insostituibile in cucina. Da affiancare a vini bianchi frizzanti del territorio.
La razza bruna compare nel territorio Parmigiano intorno al 1870, ma ha uno sviluppo più marcato intorno al 1900 quando il prof. Bizzozzero, fondatore della cattedra ambulante di agricoltura di Parma, dopo aver preso coscienza della situazione agraria della provincia, coniugando la triplice vocazione : carne , latte e lavoro, decise di incrociare il bestiame indigeno con tori di razza Bruna Alpina.
Il latte prodotto consente di ottenere un Parmigiano reggiano dal gusto ricco ma delicato, dal colore paglierino tipico di una alimentazione tradizionale. Il gusto sprigiona sensazioni di incredibile completezza.